Soluzioni

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Le Linee Guida per il monitoraggio ed il controllo del rischio Legionellosi del 2015 prevedono per qualunque tipologia di struttura tre differenti attività strettamente correlate tra loro:

  • Valutazione del rischio specifico degli impianti 
  • Gestione del rischio
  • Comunicazione del rischio ai soggetti potenzialmente interessati

La valutazione del rischio avviene attraverso la redazione e l’aggiornamento del DVR – Documento di Valutazione del Rischio – che indica per ciascuna struttura le caratteristiche, la consistenza degli impianti e le azioni ordinarie e straordinarie da adottare. La prima attività di prevenzione obbligatoria consiste quindi nella corretta elaborazione ed aggiornamento del DVR. Sulla base del DVR Legionella si elabora poi il Piano di controllo del rischio Legionella che contiene il calendario, la tipologia e la programmazione delle attività di monitoraggio e controllo da effettuare.

 

Ma quali sono in concreto tali attività di prevenzione?

Sempre secondo le Linee Guida le attività di prevenzione si basano essenzialmente:

  • sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio);
  • sull’adozione di misure preventive (manutenzione e, all’occorrenza, disinfezione) atte a contrastare la moltiplicazione e la diffusione della Legionella negli impianti a rischio.

Trascurando la prima voce, che attiene alla fase di installazione o rifacimento delle infrastrutture, il proprietario/datore di lavoro è obbligato all’adozione di tutte le misure necessarie al monitoraggio ed al controllo periodico degli impianti idrici ed aeraulici che consistono, in sostanza, in: 

  • ispezioni tecniche delle reti e degli impianti;
  • prelievi di campioni (acqua per le reti idriche; acqua, aria o tamponi superficiali per gli impianti HVAC) e successive analisi microbiologiche presso laboratori accreditati;
  • eventuali trattamenti di bonifica e sanificazione “shock” delle reti idriche e degli impianti aeraulici;
  • installazione di impianti integrati per la sanificazione “in continuo” delle reti idriche e degli impianti HVAC.  

Tali attività devono essere effettuate unicamente da aziende specializzate in possesso delle idonee autorizzazioni e delle necessarie competenze e certificazioni. 

Le ispezioni tecniche e visive sono finalizzate alla verifica dell’efficienza degli impianti e ad individuare la presenza di eventuali fattori critici di rischio.

I prelievi di campioni devono e ssere effettuati individuando correttamente i potenziali punti critici dove può proliferare la Legionella ed utilizzando, ad esempio per gli impianti HVAC, le attrezzature tecniche più idonee. I campioni prelevati vanno poi trasmessi con idonee modalità ai laboratori accreditati al Sistema Accredia per rilevare la presenza, la tipologia e la quantità di batteri della famiglia della Legionella presenti negli impianti.

I trattamenti di bonifica e sanificazione così detti “shock” consistono, per le reti idriche, in:

  • trattamenti termici (che si basano sull’innalzamento della temperatura dell’acqua oltre la soglia vitale del batterio)
  • trattamenti chimici (che consistono nell’introduzione nella rete idrica di appositi prodotti disinfettanti sciolti nell’acqua quali, ad esempio, Perossido d’Idrogeno + Ioni Argento, Biossido di Cloro, Ipoclorito di Sodio, Ozono) per il tempo necessario all’eliminazione del batterio ed al ripristino della potabilità dell’acqua. 

In alternativa, o in alcuni casi in aggiunta agli interventi “shock”, per ottenere un’attività di sanificazione completa e costante nel tempo si può ricorrere all’installazione di impianti direttamente integrati nella rete idrica che rilasciano, in funzione della quantità di acqua utilizzata dagli utenti, piccole quantità di prodotto sanificante tali da restare sempre ben al di sotto del limite previsto dalla normativa vigente per l’utilizzo umano delle acque.

Per quanto riguarda la sanificazione degli impianti HVAC, sono normalmente utilizzati gli stessi prodotti biocidi utilizzati nelle reti idriche, ma in questo caso vengono nebulizzati all’interno delle UTA (Unità di Trattamento Aria), dei canali di distribuzione aeraulica e delle unità esterne quali split e fancoil.  

La documentazione relativa a tutti gli Interventi di bonifica e sanificazione effettuati sugli impianti idraulici e/o aeraulici interessati deve essere puntualmente riportata nel Registro di Autocontrollo Legionella che deve riscontrare quanto previsto dal Piano di controllo del rischio Legionella elaborato sulla base del Documento di Valutazione del Rischio predisposto per ogni struttura.

Le Linee Guida nazionali prevedono infine, quale ulteriore attività di prevenzione, tutte le azioni finalizzate a informare, formare, sensibilizzare i soggetti interessati dal rischio potenziale (gestori degli impianti, personale addetto al controllo, esposti, ecc.).